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  • Pubblicato originariamente da Rossanina Visualizza il messaggio
    Si può non gradire il modo in cui alcuni scrivono, trovarne alcuni eccessivamente protagonisti, altri logorroici, altri cattedratici, ma a meno che si usi la maleducazione o si contravvengano regole del sito credo che sia buon senso astenersi dal fare commenti tipo "ci dobbiamo subire...".
    Quoto

    Pubblicato originariamente da Rossanina
    p.s. aggiungo che come tu dici "Siamo in un libero mercato, in un libero spazio ... e dico quel che mi pare." può dirlo anche fradefra, o no?
    Quoto
    Francesco

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    • Pubblicato originariamente da fradefra Visualizza il messaggio
      Hai ragione, scusa
      No, non ha ragione per niente. Io amo le persone come te. E pure Chimico. Tu ti rivolgevi a me. Lei era libera di non leggerti. Proprio perché è uno spazio pubblico.

      Pubblicato originariamente da fradefra
      A parziale giustificazione, dico che era solo per rafforzare la risposta data ad afragolese, mi sono un po' fatto trasportare dal mio desiderio di incitarlo a percorrere una certa strada in cui credo molto.
      Hai fatto bene.

      Pubblicato originariamente da fradefra
      Tenterà di restare a tema, le prossime volte
      Su Coquinaria? Ahahahahah
      Francesco

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      • Pubblicato originariamente da gpmari Visualizza il messaggio
        ...
        E sono anche convinto che nella esposizione delle ricette è necessario essere dettagliato nella esecuzioni delle operazioni al fine di poter trasferire la ripitibiltà del risultato organolettico; questo è il punto sul quale, a mio giudizio, sono del tutto carenti i più famosi manauli di cucina ed ancor di più i patinati libri presentati dai grandi chef.
        ...
        Quoto a mia volta
        Francesco de Francesco
        Cuoco
        Lorenzo, mio figlio: "Franci, mi fai un'insalata? Ma non quelle strane tue, una normale, con le foglie verdi e i pomodori!"

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        • Pubblicato originariamente da gpmari Visualizza il messaggio
          è questa una delle grandi doti del popolo napoletano che, insieme con tutto la loro residua filosofia di vita, gli ha permesso di soprravvire a tante vicende storiche avverse, compresa l'unità d'Italia.
          Quoto, specificando che dal 1224 (almeno) sino al 1860 l'*unica* vicenda storica avversa è stata proprio l'unità d'Italia.
          Ultima modifica di afragolese; 08/09/2009, 22:53.
          Francesco

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          • Pubblicato originariamente da Giuliana Visualizza il messaggio
            certo che forse ci sarebbe andata meglio! Chissà come sarebbe stato questo paese con gli ultimi due Savoia.......
            il principe che balla e l'altro che traffica in armi e frequenta donnine allegre.....
            Cosa c'entra, scusa?
            Gpmari ha detto ‒ a piena ragione visto che non è una sua opinione personale ma verità storica ormai acclarata ‒ che la vicenda storica avversa per Napoli è stata l'unità d'Italia (e ha pienamente ragione; non è un'opinione ma verità storica), non il cambio della forma istituzionale dell'Italia da monarchia a repubblica. Sono due eventi separati da quasi novant'anni.
            Ã? proprio con l'unità d'Italia che noi napolitani e siciliani (ricordo che per napolitani s'intende tutti coloro che abitano da sotto il Tronto e il Garigliano sino alla Calabria greca) siamo passati sotto i Savoia; prima avevamo i grandi Borbone, ai quali la storia (vedasi al riguardo il documentario andato in onda qualche giorno fa su Raiuno) finalmente ha consegnato la collocazione che meritano.
            Ultima modifica di afragolese; 08/09/2009, 22:50.
            Francesco

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            • Pubblicato originariamente da Adi Visualizza il messaggio
              E le varianti regionali del ragù??Anche in Calabria è tradizione fare il ragù di maiale la domenica.Simile al napoletano,ma più semplice.Del resto abbiamo fatto parte dello stesso regno....
              Beh, certo, le tradizioni culinarie meridionali si assomigliano un po' tutte visti i quasi sette secoli di unità nazionale distrutti da Garibaldi...
              Francesco

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              • Pubblicato originariamente da gpmari Visualizza il messaggio
                Sarebbe interessante se poi i vari coquinari delle varie province dell'Italia meridionale dessero indicazioni su come si prepara tradizionalmente il ragù nella loro provincia.
                Non è questione di province (entità amministrative introdotte con l'unità d'Italia ‒ legge Rattazzi ‒ visto che il Regno delle Due Sicilie era suddiviso in dipartimenti; peraltro le province italiane sono state modificate moltissime volte negli ultimi trent'anni) nè di regioni politiche, ma di regioni storico-geografiche. L'area di Cassino, Sora, Formia e Gaeta, anche se il legislatore italiano l'ha voluta nel Lazio (province di Frosinone e Latina), è storicamente Terra di Lavoro, e dunque Campania, a tutti gli effetti (vi si parlano vernacoli della lingua napoletana).
                Ultima modifica di afragolese; 08/09/2009, 22:52.
                Francesco

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                • scusa Afragolese, Cassino provincia di frosinone lo so perché ci abito

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                  • Pubblicato originariamente da annavoig Visualizza il messaggio
                    scusa Afragolese, Cassino provincia di frosinone lo so perché ci abito
                    Annavoig, so che il comune di Cassino afferisce alla provincia di Frosinone. Se vedi bene nel mio testo stavo parlando di varie città , tra cui Cassino, ma anche alcune che afferiscono alla provincia di Latina. Ogni tanto inviavo per evitare di perdere il tutto, e poi usavo la funzione di modifica per effettuare delle aggiunte; è probabile che tu abbia letto il testo prima dei ritocchi finali.

                    Cassino sotto le Due Sicilie si chiamava San Germano e afferiva al dipartimento di Terra di Lavoro, avente per capoluogo Capua sino al 1818, poi Caserta. Con la consegna del Regno di Napoli da parte di Garibaldi a Vittorio Emanuele II a Vairano (incontro impropriamente noto come di Teano), San Germano confluì poi nel Regno di Sardegna, ridenominato nel 1861 Regno d'Italia, e dunque, in base alla legge Rattazzi, passà alla provincia di Terra di Lavoro, circondario di Sora. Sotto il Fascismo fu ribattezzato Cassino e, soppressa la provincia di Terra di Lavoro, confluì nella provincia di Napoli. Nel frattempo fu istituita la provincia di Caserta, ma era anche stata fondata la città di Littoria (ribattezzata dopo la caduta del regime Latina), elevata a capoluogo di una nuova provincia più o meno in contemporanea all'istituzione della nuova provincia di Frosinone, nella quale confluirono alcuni comuni della disciolta provincia di Terra di Lavoro che erano passati alla provincia di Roma, tra cui Cassino (che poi Cassino sia stato mai di fatto amministrato dalla Provincia di Roma, francamente, non lo so, perché non ricordo la cronologia degli eventi, che in quel ventennio si susseguirono rapidamente).
                    Ultima modifica di afragolese; 10/09/2009, 21:35.
                    Francesco

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                    • Pubblicato originariamente da afragolese Visualizza il messaggio
                      Cosa c'entra, scusa?
                      Gpmari ha detto ‒ a piena ragione visto che non è una sua opinione personale ma verità storica ormai acclarata ‒ che la vicenda storica avversa per Napoli è stata l'unità d'Italia (e ha pienamente ragione; non è un'opinione ma verità storica), non il cambio della forma istituzionale dell'Italia da monarchia a repubblica. Sono due eventi separati da quasi novant'anni.
                      Ã? proprio con l'unità d'Italia che noi napolitani e siciliani (ricordo che per napolitani s'intende tutti coloro che abitano da sotto il Tronto e il Garigliano sino alla Calabria greca) siamo passati sotto i Savoia; prima avevamo i grandi Borbone, ai quali la storia (vedasi al riguardo il documentario andato in onda qualche giorno fa su Raiuno) finalmente ha consegnato la collocazione che meritano.
                      Caro Francesco,

                      non gradisco che nei miei topic si inneschino delle polemiche meridionaliste: lo ho anche scritto chiaramente nella mia risposta all'intervento del Tosco che tu hai citato, e, per il medesimo motivo ho lasciato cadere l'osservazione di Giuliana.

                      Ti prego quindi di non utilizzare i miei topic per innescare simili polemiche.

                      Io concorcordo con molte delle cose che tu hai scritto sul tema meridionale, anche perché si tratta di verità storiche, ma non condivido affatto il furore talebano col quale le diffondi, nè tanto meno mi sembra questo il luogo adatto per farlo.

                      Noto, con piacere, che in questi ultimi tempi i toni e sopratutto l'urbanità dei tuoi interventi è nettamente migliorata e per questo ho risposto a questo tuo intervento.

                      Ti ringrazio se aderirai a questo mio invito.

                      Saluti

                      Giampaolo

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                      • Pubblicato originariamente da gpmari Visualizza il messaggio
                        Caro Francesco,

                        non gradisco che nei miei topic si inneschino delle polemiche meridionaliste: lo ho anche scritto chiaramente nella mia risposta all'intervento del Tosco che tu hai citato, e, per il medesimo motivo ho lasciato cadere l'osservazione di Giuliana.

                        Ti prego quindi di non utilizzare i miei topic per innescare simili polemiche.

                        Io concorcordo con molte delle cose che tu hai scritto sul tema meridionale, anche perché si tratta di verità storiche, ma non condivido affatto il furore talebano col quale le diffondi, nè tanto meno mi sembra questo il luogo adatto per farlo.

                        Noto, con piacere, che in questi ultimi tempi i toni e sopratutto l'urbanità dei tuoi interventi è nettamente migliorata e per questo ho risposto a questo tuo intervento.

                        Ti ringrazio se aderirai a questo mio invito.

                        Saluti

                        Giampaolo
                        Caro Giampaolo,

                        i tuoi topic in un forum, che in quanto tale è pubblico, non esistono. Casomai esistono i topic aperti da te. Dunque non aderirà al tuo invito.

                        Venendo nel merito di ciò che ho scritto, si tratta per l'appunto di verità storiche ampiamente dimostrate e inoppugnabili, come tu stesso riconosci (pur dicendo «concordo»... come se di fronte alla realtà in quanto tale si potesse concordare o meno... Non ti pare un nonsense?). Dunque non c'è nessun amor di polemica, casomai semplicemente amor di verità (e non esiste luogo deputato alla diffusione della verità . Tutti i luoghi sono adatti).

                        Come hai lasciato cadere l'intervento di Giuliana (che invece meritava una risposta perché dimostrava perlomeno un'errata percezione di quanto da te scritto, in quanto denotava una confusione tra un evento storico, che è l'annessione delle Due Sicilie al regno sabaudo, e un altro, che è la cacciata dei Savoia dall'Italia), avresti fatto bene a far cadere anche il mio, perché è il tuo commento, con questo mio che ne consegue, che potrebbe innescare una polemica, che, finora, non ha avuto motivo di essere.

                        I miei modi non sono cambiati e non saranno mai «urbani» (non amo quest'espressione e avresti dovuto capirlo); in passato ho reagito in un certo modo a determinate provocazioni, nonchè sfottà , prese in giro, giudizi infondati sulla mia professionalità , valutazioni globali sulla mia persona e addirittura insulti (mai da me ricambiati con la stessa moneta). Finchè tutto ciò non si verificherà non avrà ragione di arrabbiarmi, così come non c'è alcuna ragione per cui si faccia polemica su evidenze storiche che, in determinati contesti, vanno inevitabilmente tirate in ballo (le hai trate in ballo tu stesso), perché la cucina fa parte della cultura e in quanto tale non è avulsa dalla storia politica ed economica, e dunque dalla storia generale, di un territorio.
                        Ultima modifica di afragolese; 10/09/2009, 16:36.
                        Francesco

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                        • Pubblicato originariamente da afragolese Visualizza il messaggio
                          Caro Giampaolo,

                          i tuoi topic in un forum, che in quanto tale è pubblico, non esistono. Casomai esistono i topic aperti da te. Dunque non aderirà al tuo invito.

                          Venendo nel merito di ciò che ho scritto, si tratta per l'appunto di verità storiche ampiamente dimostrate e inoppugnabili, come tu stesso riconosci (pur dicendo «concordo»... come se di fronte alla realtà in quanto tale si potesse concordare o meno... Non ti pare un nonsense?). Dunque non c'è nessun amor di polemica, casomai semplicemente amor di verità (e non esiste luogo deputato alla diffusione della verità . Tutti i luoghi sono adatti).

                          Come hai lasciato cadere l'intervento di Giuliana (che invece meritava una risposta perché dimostrava perlomeno un'errata percezione di quanto da te scritto, in quanto denotava una confusione tra un evento storico, che è l'annessione delle Due Sicilie al regno sabaudo, e un altro, che è la cacciata dei Savoia dall'Italia), avresti fatto bene a far cadere anche il mio, perché è il tuo commento, con questo mio che ne consegue, che potrebbe innescare una polemica, che, finora, non ha avuto motivo di essere.

                          I miei modi non sono cambiati e non saranno mai «urbani» (non amo quest'espressione e avresti dovuto capirlo); in passato ho reagito in un certo modo a determinate provocazioni, nonchè sfottà , prese in giro, giudizi infondati sulla mia professionalità , valutazioni globali sulla mia persona e addirittura insulti (mai da me ricambiati con la stessa moneta). Finchè tutto ciò non si verificherà non avrà ragione di arrabbiarmi, così come non c'è alcuna ragione per cui si faccia polemica su evidenze storiche che, in determinati contesti, vanno inevitabilmente tirate in ballo (le hai trate in ballo tu stesso), perché la cucina fa parte della cultura e in quanto tale non è avulsa dalla storia politica ed economica, e dunque dalla storia generale, di un territorio.
                          Evidentemente, mi sono sbagliato.

                          Giampaolo

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